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Ferragosto in Sicilia, la Vara e i Giganti di Messina

Il 15 agosto in Italia si festeggia il Ferragosto. La sua origine risale al tempo degli Antichi Romani, quando nel 18 a.C. Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano, istituì un periodo di riposo e di festeggiamenti – il “riposo di Augusto” (in latino feriae Augusti, da cui deriva il termine “Ferragosto”) – per celebrare la fine dei lavori agricoli.

In origine il giorno festivo era il primo di agosto, ma successivamente la Chiesa Cattolica decise di spostarlo al 15 per far coincidere questa festa laica con quella religiosa dell’Assunzione di Maria.

Oggi in Italia a Ferragosto si organizzano gite fuori porta per riunirsi con amici e parenti, sagre, spettacoli, concerti, ma anticamente i festeggiamenti consistevano in cose di cavalli o di altri animali come buoi o asini, che solo il 15 agosto erano liberi dal lavoro nei campi, e spesso venivano adornati con fiori. Tuttavia, in alcune parti d’Italia si conservano ancora delle usanze legate a questa antica tradizione, come ad esempio il Palio di Siena dedicato all’Assunta, che si tiene il 16 agosto.

Esistono però anche altre tradizioni molto particolari, come quella della Vara e dei Giganti a Messina. La Vara è un grande carro, di forma piramidale, ricco di simboli religiosi, il sole e decine angeli, con alla base la bara della Vergine e in cima la raffigurazione di Maria Assunta in cielo, che viene portato in processione il 15 agosto di ogni anno. La Vara, dedicata alla Madonna Assunta, è trainata da un migliaio di fedeli, uomini e donne, giovani e anziani, che, al grido di “Viva Maria!”, tirano due grosse corde per farla slittare sull’asfalto bagnato.

La Vara fu costruita nel 1535 (periodo della dominazione spagnola in Sicilia) in occasione dell’arrivo del re Carlo V a Messina, ma nel corso degli anni venne ampliata e trasformata. Tuttavia, probabilmente la tradizione è più antica di questa data in quanto vi sono tracce di manodopera che rimandano a epoche anteriori al Cinquecento. Fino al 1860 tutti i personaggi raffigurati sulla Vara, oggi fatti di legno e cartapesta, erano bambini veri: si trattava infatti di una prodigiosa piramide umana. La struttura attuale è formata al suo interno da ingranaggi meccanici che vengono manovrati per animare tutte le statue che compongono il carro.

La processione della Vara è il culmine di una serie di festeggiamenti che iniziano i primi giorni di agosto. Un altro evento tipico del Ferragosto messinese è la processione dei due Giganti Mata e Grifone, due grandi statue di cartapesta a cavallo, portate per le strade di Messina dal 10 al 14 agosto. Si narra che, ai tempi delle invasioni saracene in Sicilia, intorno al 970 d.C., un moro di alta statura di nome Hassam Ibn-Hammar, sbarcato a Messina, si innamorò di Marta, la figlia del signorotto locale Cosimo II da Castelluccio. Il nome della ragazza diventò presto Mata perché così veniva pronunciato nel dialetto della zona. Il moro, musulmano, chiese la mano di Mata, cattolica, ma le loro nozze si celebrarono soltanto dopo la sua conversione al cristianesimo. Il suo nome quindi, da Hassam, diventò Grifone. Secondo la leggenda, Mata e Grifone sono i fondatori della città:
i messinesi infatti sarebbero i figli del “gigante” e della “gigantessa”.

Autor: Elisabetta Anzalone/blog.cjo.pl

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