La vita di un genio: Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci, considerato uno dei più grandi geni dell’umanità, fu un uomo di ingegno e talento universale del Rinascimento. Diede un enorme contributo in tutti i campi dell’arte e della conoscenza, infatti fu scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
Leonardo nacque il 15 aprile 1452 ad Anchiano, frazione di Vinci, un paese in provincia di Firenze, da una relazione illegittima fra il notaio ser Piero da Vinci e una contadina, Caterina. Quest’ultima era una donna di umili origini e non poteva essere ammessa in una famiglia di alta estrazione sociale come quella di Leonardo, tanto che il notaio Piero sposò la nobildonna Albiera degli Amadori.
Leonardo passò l’infanzia e la prima adolescenza fra Anchiano e Vinci, poi verso i sedici anni si trasferì con il padre a Firenze. Qui Leonardo frequentò la bottega di Andrea del Verrocchio, il più importante maestro fiorentino del tempo. Andrea del Verrocchio era un pittore, scultore e intagliatore e la sua era la bottega più importante di Firenze. Fu il luogo in cui Leonardo potè imparare le più disparate tecniche artistiche, dove studiò l’anatomia, la prospettiva e la geometria, dove sviluppò il suo interesse per l’urbanistica e
per il paesaggio e dove la sua curiosità si saziava e allo stesso tempo si alimentava. Leonardo iniziò a dipingere le sue prime opere e a ricevere le prime commissioni e i primi compensi. La prima importante commissione gli arrivò da parte di alcuni frati che gli chiesero di dipingere una pala d’altare per il loro convento: Leonardo iniziò a dipingere L’Adorazione dei Magi, suo primo capolavoro che rimarrà incompiuto.
Leonardo si trasferì a Milano, dove coltivò altri interessi, quali la musica, l’ingegneria, l’architettura e la scultura. Qui, infatti, progettò armi, acchine da guerra, sistemi di irrigazione, opere architettoniche e scultoree.
Tra il 1495 e il 1497 Leonardo lavorò a uno dei suoi più famosi dipinti: l’Ultima Cena. È un dipinto realizzato su una parete del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie a Milano che raffigura uno degli episodi evangelici più conosciuti.
Nel 1498 scrisse il Trattato della Pittura, una raccolta di annotazioni sulle varie tecniche di pittura, e contemporaneamente si impegnò a studiare fisica, soprattutto le forze e i pesi. L’anno dopo lasciò Milano a causa dell’occupazione della città da parte dei francesi. Nel 1503 tornò a Firenze, dove lavorò al suo capolavoro, La Gioconda.
Due anni più tardi iniziò a progettare una macchina volante annotando le sue intuizioni nel Codice del volo.
Il nuovo re di Francia Francesco I lo invitò alla sua corte e gli mise a disposizione il castello di Cloux, nei pressi di Amboise, dove alloggiò dal 1516. Leonardo non farà più ritorno in Italia e il 2 maggio 1519 morì circondato dai suoi disegni e dai suoi tre dipinti più cari (San Giovanni Battista, Sant’Anna con al Vergine e il Bambino e, ovviamente, La Gioconda).
Infine, ecco alcune interessanti curiosità sul genio del Rinascimento:
- fu il primo a scoprire a cosa serve il cuore. Prima si pensava che il cuore servisse a scaldare il sangue che circolava nelle vene; lui intuì la sua funzione di pompa;
- era vegetariano e andava nei mercati a liberare gli uccelli rinchiusi nelle gabbie;
- scriveva da destra verso sinistra. Per leggere i suoi manoscritti, infatti, bisogna appoggiare uno specchio sulla pagina. Spesso iniziava a scrivere dall’ultimo foglio;
- scoprì gli anelli di crescita degli alberi e da questi suoi studi nacque una nuova scienza;
- capì cosa sono i fossili. Ai suoi tempi si credeva che fossero resti del Diluvio universale oppure forme di vita a cui Dio non aveva dato l’anima.
Autor:Elisabetta Anzalone/blog.cjo.pl